Ipoacusia

Ipoacusia

L’uomo è un animale sociale e la sua caratteristica principale è la capacità di mettersi in relazione con un sistema di comunicazione (ascolto e linguaggio) che ha la massima espressione nel mondo animale.

L’apprendimento e il normale sviluppo del linguaggio parlato dipendono dalla capacità di ascoltare il linguaggio proprio e altrui, che non può essere appreso in condizioni di isolamento o di sordità congenita.

Cos’è l’ipoacusia

L’ipoacusia è la riduzione della capacità uditiva conseguente a un danno di una o più parti del sistema uditivo.

Poiché ogni parte del sistema uditivo svolge un ruolo specifico nell’udito e nell’elaborazione del suono, è necessario un trattamento specifico per supportare o riparare la loro funzione.

Può interessare un solo orecchio (ipoacusia monolaterale) o entrambi (ipoacusia bilaterale).

Comporta difficoltà in alcuni campi della vita quotidiana

  • A riconoscere i suoni e le loro caratteristiche.
  • A identificare i segnali di pericolo.
  • A comprendere ed interpretare frasi e discorsi.

Ne deriva una ridotta capacità di COMUNICAZIONE e quindi difficoltà nell’interagire con gli altri esseri umani. Questa difficoltà può portare all’isolamento sociale, soprattutto nell’anziano.

Fatta eccezione per l’ipoacusia improvvisa o post-traumatica, la perdita uditiva si stabilisce lentamente.

L’ipoacusia è un disturbo che colpisce tutti con l’avanzare dell’età, ma può insorgere anche nei giovani e nei bambini.

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Quali tipi di ipoacusia

A seconda della localizzazione del danno possiamo avere diversi tipi di ipoacusia:

Ipoacusia trasmissiva

Orecchio esterno    Orecchio medio

Il danno a questo livello non consente alla energia meccanica prodotta dal suono di raggiungere la coclea (che funziona normalmente).

  • Tappo di cerume, che rientra tra le più comuni cause, caratterizzata dalla presenza di accumulo di secrezioni ceruminose del condotto uditivo esterno (CUE).
  • Presenza di corpi estranei del CUE, più frequenti in età pediatrica.
  • Infezioni del condotto uditivo esterno (da infezioni batteriche, virali o micotiche).
  • Otite Media Catarrale.
  • Essudato muco-purulento quasi sempre da provenienza nasale che attraverso la tuba di Eustachio raggiungono l’orecchio medio.
  • Otosclerosi.
  • Otite media acuta, cronica o colesteatomatosa.

Ipoacusia neurosensoriale

Orecchio interno   Nervo acustico

Il danno a questo livello non consente di tradurre la giusta energia meccanica comunicata dall’orecchio medio in energia elettrica.

Il segnale procederà verso il cervello con una minore intensità

  • Infezioni virali (herpes morbillo varicella e rosolia).
  • Tossiche: alcuni tipi di antibiotici, chemioterapici, alcuni diuretici hanno una azione tossica per alcune componenti dell’apparato uditivo.
  • Fumo determina sofferenza alla circolazione nell’orecchio interno)
  • Alcool può determinare sofferenza delle cellule ciliate.
  • Traumatiche: un trauma cranico, in particolare se coesiste una frattura dell’osso temporale, può determinare un danno a livello dell’orecchio interno.
  • Variazioni di pressione nell’orecchio (barotrauma): determinano un danno a livello dell’orecchio interno. Queste possono verificarsi durante un volo aereo, o in attività subacquee, ma possono essere dovuti anche a cause più banali (es. starnuto trattenuto).
  • Vascolari: la circolazione dell’orecchio è assicurata da un circolo terminale (vuol dire che non ha possibilità di compenso, se l’arteria che porta sangue viene ostruita o il circolo rallentato per altri motivi le cellule ciliate vanno in sofferenza e muoiono).
  • Rumore; l’ipoacusia da rumore è una situazioni molto frequente ed in aumento nella società occidentale.

    Deriva da un’esposizione prolungata ad alte intensità sonore (oltre 85 dB) oppure a suoni di breve durata ma molto intensi (ad esempio, lo scoppio di un petardo).
    L’esposizione a rumore interessa in particolare alcuni settori lavorativi (ad esempio: industria metalmeccanica, del legno o tipografica), ma può essere dovuta anche a motivi di svago (Discoteche, concerti, caccia, ecc.).

Ipoacusie centrali

Il danno in questo caso è localizzato a livello delle vie uditive centrali (che sono deputate al riconoscimento del significato dei suoni), quindi la difficoltà del paziente sarà legata soprattutto alla corretta interpretazione dei suoni e quindi della comprensione del parlato.

Questa difficoltà aumenta in ambiente rumoroso.

Si può avere un tracciato audiometrico normale con un riconoscimento delle parole inferiore al 50%.

Può dipendere da:

  • lesioni del tronco dell’encefalo per processi emorragici, trombotici, tumorali, infettivi o degenerativi (es. sclerosi multipla);
  • lesioni delle aree uditive corticali: meningiti, traumi cranici, tumori, patologie vascolari, senilità.

Spesso si accompagnano ad altri sintomi di tipo neurologico, derivanti dalla causa e dalla sede del danno.

Non sono facili da individuare e vanno impiegati test diagnostici che studiano l’intellegibilità verbale (Audiometria vocale) e soprattutto i potenziali evocati uditivi.

Eseguire una risonanza magnetica per diagnosticare o escludere questo tipo di ipoacusia è obbligatorio.

Ipoacusia psicogena

Può essere una simulazione di malattia che, per evidente guadagno personale, ma può essere anche espressione di un problema emotivo che inconsapevolmente viene trasformato in un problema uditivo, attraverso un meccanismo di fuga (disturbo di conversione).

La compromissione uditiva non riconosce alcuna causa organica, può manifestarsi come aggravamento di una perdita uditiva organica di grado lieve o moderato.

In questi casi è indicata una valutazione psichiatrica, il cui intervento sarà fondamentale per la risoluzione del problema.

La diffusione dell’ipoacusia

NEL MONDO

441 milioni di persone hanno una perdita uditiva uguale o maggiore di 25 dB nell’orecchio migliore,

278 milioni soffrono di sordità grave.

IN EUROPA

1 abitante su 7 (20%) ha problemi di udito, equivalente a

70 milioni di IPOACUSICI

5.000.000 di persone usano un apparecchio acustico.

IN ITALIA

7.000.000 di persone (14% della popolazione) presentano problemi uditivi;

715.000 (1,5%) hanno meno di 18 anni.

L’1,3‰ dei neonati presenta problemi uditivi.

  • 13-45 anni 10%
  • 61-80 anni: 25%
  • > 80 anni 50%

Da cosa dipende?

Le cause possono essere tante e per ciascuna serve una terapia adeguata.

Ipoacusia nell’adulto

Ipoacusia acquisita
In questo caso, l’ipoacusia insorge durante la vita a causa di svariati fattori esterni

I problemi di udito nelle persone anziane

Nelle persone non più giovani, oltre che la presbiacusia, si può manifestare sordità precoce per colpa di patologie sistemiche dell’organismo, come, per esempio, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, che comportano una frequente degenerazione del funzione uditiva, solitamente bilaterale e simmetrica.

Inoltre nell’adulto si può manifestare una sordità secondaria, a causa dell’esposizione a rumori professionali dannosi (per questo è stata promulgata una legge che obbliga all’uso di protezioni durante il turno di lavoro in ambiente rumoroso).

I disturbi dell’udito nei bambini

Un’ipoacusia grave nel bambino può portare ad un ritardo del corretto sviluppo del linguaggio, a disturbi dell’attenzione e del comportamento.

La diagnosi precoce e la correzione efficace dell’ipoacusia è molto importante per garantire uno sviluppo normale.

Fondamentale è l’osservazione attenta dei genitori e degli insegnanti della scuola materna: se il bambino troppo spesso non risponde o non capisce, potrebbe non essere solo distrazione. Spesso il bambino “irrequieto” è un bambino che non sente bene, per cui si distrae e genera confusione.

Le cause di ipoacusia infantile sono molteplici.

Sintomatologia

I suoni appaiano ovattati oppure creare difficoltà a seguire discorsi in presenza di rumori di sottofondo o quando parlano più persone.

L’ipoacusia spesso è associata ad altri sintomi dell’apparato cocleo-vestibolare:

  • problemi di equilibrio o vere e proprie vertigini
  • acufene
  • sensazione di pressione nell’orecchio colpito (Fullness)

Inoltre vanno ricercati i sintomi o i segni di una possibile causa che abbia determinato l’ipoacusia, ad esempio perforazioni della membrana timpanica, otiti croniche e via dicendo.

Quali sono i segni che possono far sospettare la presenza di un’ipoacusia?

  1. chiedi spesso agli altri di ripetere in particolare in contesti affollati e rumorosi (ad esempio, al supermercato e al ristorante) o ancora difficoltà ad ascoltare più voci contemporaneamente
  2. non puoi sentire chiaramente le voci al telefono
  3. alzi il volume della TV tanto forte da disturbare gli altri
  4. avverti uno fischio o un ronzio continuo nell’orecchio
  5. hai problemi a seguire le conversazioni in ambienti rumorosi

Spesso sono i familiari e i conviventi a rilevare la presenza di un’ipoacusia, in quanto generalmente il paziente tende a negare o minimizzare il sintomo (soprattutto le persone anziane).

È importante eseguire una visita specialistica per rilevare l’eventuale presenza dell’ipoacusia, il grado di ipoacusia se presente e stabilire la migliore soluzione terapeutica.

Diagnosi

Primo passo la visita specialistica con il medico Audiologo:

  • storia clinica;
  • valutazione delle condizioni del condotto uditivo e della membrana timpanica.

Esami otofunzionali

Devono inquadrare con la massima precisione le caratteristiche della perdita uditiva e definirne la gravità.

  1. Esame audiometrico
  2. Impedenzometria
  3. Audiometria vocale
  4. ABR

Esami ematologici

Vanno indagate diverse alterazioni bioumurali che possono essere svelate dagli esami di laboratorio e possono essere in relazione con l’ipoacusia:

1. Indicatori di Infiammazione

Proteina C reattiva > 10 mg / L, velocità di eritrosedimentazione> 20 mm,
Conta dei leucociti e formula leucocitaria, conteggio dell’emoglobina (Hb) <120 g VES, Proteina C Reattiva.

2. Indicatori di infezione

Dosaggio degli anticorpi IgG e IgM in pazienti con o senza infezione clinica in corso.

Non possono essere testati tutti i virus, pertanto vengono testate le risposte per i virus descritti maggiormente come possibile causa dell’ipoacusia improvvisa: Herpes virus, Herpes Zoster, Citomegalovirus,EB Virus, Parotite, Borrelia.

In caso di positività di questi esami viene effettuata la PCR che conferma un’infezione in corso.

La PCR (Polymerase Chain Reaction) è una tecnica di biologia molecolare che consente la moltiplicazione (amplificazione) di piccoli frammenti di acidi nucleici virali, permettendo di stabilire la presenza di un determinato virus.

3. Indicatori di arteriosclerosi

Colesterolo totale, HDL ed LDL, trigliceridi.

4. Studio del quadro immunitario

Nella diagnostica sierologica dell’ipoacusia sono stati scoperti autoanticorpi contro antigeni specifici e non organo-specifici dell’orecchio interno.

Va eseguita la ricerca di alcuni anticorpi frequentemente chiamati in causa: Anticorpi anticardiolipina, antifosfolipidi, anti-neutrofili, Anticorpi citoplasmatici (ANCA) e Anticorpi antinucleari (ANA).

Consulenze

Oculistica

È importante per due motivi:

  • Lo studio del fondo oculare ci da informazioni sulle condizioni del microcircolo del paziente.
  • Esistono frequenti associazioni tra malattie dell’orecchio interno e malattie dell’occhio.

Neurologica

Va richiesta quando si sospetta un coinvolgimento centrale nella patologia in studio.

Genetica

Nel dubbio di una forma ereditaria.

Esami Strumentali

Es. Doppler

Per lo studio della normale funzionalità dei grandi vasi che portano sangue all’orecchio (circolo carotido-vertebrale).

RMN

Per la ricerca o per escludere eventuali problematiche del SNC che potrebbero essere alla base dell’ipoacusia. Di estrema importanza per escludere la presenza di un neurinoma dell’VIII.

Le apparecchiature di ultima generazione possono anche fornire indicazioni sulla morfologia dell’orecchio interno.

Il contrasto è indispensabile.

TAC PER STUDIO DELLE ROCCHE PETROSE E DELLE MASTOIDI A STRATO SOTTILE

Importante particolarmente nella diagnosi nelle ipoacusie trasmissive, in quanto fornisce indicazioni sulla morfologia dell’orecchio medio (in particolare sulle condizioni della catena ossiculare) e sulla presenza di secrezioni patologiche o processi infiammatori cronici (Es. colestetoma). Non è necessario il contrasto.

Gravità della perdita uditiva

Il grado di perdita dell’udito è classificato in base alla gravità del problema uditivo. Si misura in decibel (dB), facendo riferimento a quanto devono essere forti i suoni per poterli sentire.

  1. Udito normale (≤ 25 dB) Assenza di sintomi percepiti di perdita dell’udito.
  2. Lieve perdita dell’udito (26-40 dB) Le conversazioni pacate o le situazioni con un sottofondo di rumore diventano difficili da comprendere.
  3. Perdita dell’udito moderata (41-60 dB) Sono necessari livelli più alti di volume per radio e televisione.
  4. Perdita dell’udito grave (61-80 dB) Difficoltà nel dialogo e nelle conversazioni di gruppo, la comprensione è impossibile senza amplificazione.
  5. Perdita dell’udito profonda(≥81 dB) È difficile o impossibile sentire e capire il parlato o suoni amplificati.

Terapia

Come curare le diverse forme di ipoacusia? 

Le ipoacusie trasmissive sono spesso curabili e reversibili: si possono risolvere con un trattamento medico che curi l’infiammazione oppure con interventi chirurgici utili a ripristinare la corretta funzione della membrana timpanica e degli ossicini (timpanoplastica, ossiculoplastica).

Nel caso in cui l’ ipoacusia sia determinata da otosclerosi, l’intervento è la stapedoplastica.

L’ipoacusia neurosensoriale è solitamente più grave di quella trasmissiva ed ha meno possibilità di risoluzione con una cura farmacologica e/o chirurgica rispetto all’ipoacusia trasmissiva.

Vanno poste in atto terapie idonee a correggere i fattori di rischio (vascolari, immunitari, ecc.), se presenti, in particolare vanno poste in atto alcune terapie anche solo per evitare un peggioramento della situazione uditiva.

Fa eccezione la sordità improvvisa che si giovando nel 70% dei casi circa di una terapia medica adeguata (cortisonici, diuretici e ossigenoterapia iperbarica, infiltrazioni endotimpaniche di cortisone) necessita di un trattamento tempestivo (il tempo è prezioso).

Per procedere ad un adeguato rimedio terapeutico o riabilitativo è indispensabile lo studio della situazione uditiva nel più breve tempo possibile tramite gli esami dell’udito.

Quali sono i rimedi contro l’ipoacusia?

Protesi acustica

Le conseguenze dell’ipoacusia sono proporzionali al livello della perdita uditiva.

L’ipoacusia può, come già detto, impedire l’apprendimento del linguaggio nel bambino e contribuire al decadimento cognitivo negli adulti e ancor più nelle persone anziane.

Pertanto, in mancanza di altre indicazioni diagnostico-terapeutiche, deve essere applicata la protesi acustica per “prevenire” la progressione del decadimento cognitivo e attenuare il deficit di relazione sociale.

Le protesi oggi sono dotate di una tecnologia molto più efficace rispetto al passato e riescono ad “amplificare” in modo accuratamente selettivo i suoni che giungono all’orecchio.