Otite cronica

Otite cronica

L’otite media cronica è il termine usato per descrivere una varietà di segni, sintomi e reperti fisici che derivano dal danno a lungo termine all’orecchio medio dovuto a infezione o infiammazione persistenti.

Otite catarrale (siero mucosa) media effusiva (OME)

Cos’è

Presenza di liquido nell’orecchio medio senza segni o sintomi acuti.

Da che dipende?

Generalmente dovuta ad una disfunzione cronica della Tuba di Eustachio o secondaria ad una otite acuta malcurata o cronicizzata.
Generalmente si risolve spontaneamente entro pochi mesi.
Il 30-40% dei casi va incontro ad episodi ricorrenti.
Il 5-10% sviluppa una forma cronica (persiste per oltre 1 anno).

Aumenta il rischio di una ipoacusia trasmissiva persistente, che nel bambino può avere un impatto sullo sviluppo del linguaggio e sull’apprendimento.

Altamente diffusa nei bambini piccoli (15-40% dei bambini sotto i 5 anni ne soffre).

Fattori predisponenti

  • Infezioni
  • Età
  • Disfunzione della tuba di Eustachio
  • Anomalie craniofacciali
    • Palatoschisi
    • Sindrome di Down
    • Sindrome di Turner
    • Ugola bifida
  • Variazioni stagionali
    È più frequente nei mesi invernali

Sintomatologia

Circa la metà dei casi non presenta sintomi.
Valutare attentamente il livello di ipoacusia e il linguaggio per definire il bambino a rischio.

Diagnosi

Il gold standard è l’otomicroscopia per valutare l’aspetto della membrana timpanica:

  • Colore
  • Posizione
  • Mobilità

La timpanometria.

L’esame audiometrico è consigliato in caso di persistenza oltre i 3 mesi, o se si sospetta un ritardo del linguaggio o problemi di apprendimento.

Nel bambino, in caso di ipoacusia dovrebbero essere effettuati i test del linguaggio.
Un calo uditivo nel bambino determina un ritardo nello sviluppo del linguaggio e successivamente della lettura e della scrittura.
Determina anche un calo di attenzione (il bambino irrequieto a scuola può essere un bambino che non sente bene e quindi si distrae e tende a fare altre cose).

Evoluzione

  • La velocità di risoluzione diminuisce quanto più a lungo è stato presente il versamento
  • Fattori di rischio per la mancata risoluzione:
    • ipoacusia superiore ai 30 dB;
    • precedente trattamento con tubo di ventilazione;
    • adenoidectomia non effettuata.

Terapia

Nel bambino con OME non a rischio: attesa vigile per 3 mesi dalla data di inizio del versamento (se nota) o dalla data di diagnosi (se l’esordio è sconosciuto) fino a quando il versamento non è più presente.

Gli antistaminici e i decongestionanti sono inefficaci per l’OME e non sono raccomandati per il trattamento.

Gli antimicrobici e i corticosteroidi non hanno efficacia a lungo termine e non sono raccomandati per la gestione di routine considerando i loro effetti collaterali.

Quando un bambino diventa un candidato chirurgico?

  • OME > 4 mesi con ipoacusia persistente;
  • OME ricorrente o persistente nei bambini a rischio;
  • OME con danno strutturale a TM o ME.
  1. Timpanotomia con inserimento di tubo di drenaggio è la procedura iniziale preferita;
  2. L’adenoidectomia non deve essere eseguita a meno che non esista un’indicazione distinta (ostruzione nasale, adenoidite cronica).
  3. La ripetizione della chirurgia, se necessaria, consiste in adenoidectomia più miringotomia, con o senza inserimento del tubo.